sabato 27 ottobre 2012

Scary Godmother

Copertina di Jill Thompson
Per questo “Speciale Halloween” non parlerò di un romanzo o di un albo illustrato, ma di una raccolta di storie a fumetti per bambini (anche se adatta a tutte le età), mai tradotta in italiano e reperibile solo su siti di vendita on-line in lingua originale inglese. Il libro in questione, scritto e illustrato da Jill Thompson, celebre autrice di fumetti americana, si intitola: Scary Godmother. Ma chi è il personaggio protagonista della fortunata serie che tanto ha spopolato nei Paesi anglosassoni, vincendo nel 1999 il premio Lulu of the Year e offrendo spunto per ben due adattamenti cinematografici? Una Scary Godmother è una via di mezzo tra una fata buona e una strega, amante delle cose sinistre e spaventose, che durante la notte di Halloween diventa la madrina di qualche bambino bisognoso del suo aiuto per imparare a non temere più il mondo delle tenebre e i suoi mostri. Così, almeno, si presenta lei stessa alla piccola Hannah Marie, alle prese con la sua prima notte di Halloween, ma andiamo per ordine.
La sera del 31 ottobre la giovanissima Hannah viene affidata dai genitori alle cure del cugino Jimmy, più vecchio di lei di qualche anno, e dei suoi amici per fare il classico giro del quartiere e propinare ai vicini il noto “dolcetto o scherzetto”. La mamma raccomanda loro di non fare tardi, data la giovane età della bambina. Questo fatto non va proprio giù al pestifero Jimmy che, con la complicità dei suoi amici, decide di vendicarsi della piccola guastafeste. Terminata la raccolta dei dolcetti, il gruppetto si ferma di fronte a una vecchia casa abbandonata, dall’aspetto assai tetro e sinistro. Qui Jimmy si inventa una storia per costringere la cuginetta a entrare nell’edificio, con l’intenzione di spaventarla a dovere. È così che la povera Hannah Marie, passato un momentaccio iniziale di puro terrore, conosce la sua Scary Godmother, nonché una serie di simpatici mostri. Col loro aiuto Hannah otterrà vendetta sul perfido Jimmy e sui suoi amichetti, come dire: “Chi la fa, l’aspetti”.
Questa suppergiù è la trama della prima storia della serie, intitolata: The Scary Godmother, uscita per la prima volta in America nel 1997 per la Sirius Entertainment. Nella raccolta che ho avuto modo di leggere, pubblicata nel 2010 dalla Dark Horse Books, sono presenti anche i successivi racconti: The revenge of Jimmy, The mystery date, The Boo Flu, Tea for Orson, e per finire lo Scary Godmother Sketchbook, una sezione dedicata all’arte di Scary Godmother, contenente gli studi di alcuni personaggi (una vera chicca per gli illustratori).
Bene, e con questo ho concluso! Non mi resta che augurare buon Halloween a tutti!

giovedì 11 ottobre 2012

Non la faccio lì!

Copertina di Gergely Kiss
Il libro protagonista di questo post è: Non la faccio lì! Già dal titolo si può facilmente intuire l’argomento trattato dalla storia. L’“andare di corpo” è un’azione che fa sorridere, fa vergognare, fa arrossire… eppure è indispensabile, come mangiare, dormire o respirare. Non tutti i bambini, tuttavia, hanno un rapporto sereno con questa… ehm… attività, e nutrono dei veri e propri blocchi psicologici a riguardo. Questo volume, scritto da Anja Fröhlich e illustrato da Gergely Kiss, può rappresentare un piccolo aiuto per tutti quei genitori in difficoltà coi loro figli. Leggere loro una storia che affronti l’argomento in maniera divertente può essere un modo per far prendere confidenza ai bimbi con questo atto assolutamente naturale.
Pubblicato in Italia nel 2010 dalla casa editrice Il Castoro, Non la faccio lì! è uscito per la prima volta in Germania nel 2010 col titolo originale di: Müssen wir?
Ed eccovi servita la storia: un bel giorno il guardaboschi trasporta ai margini del bosco un gabinetto per evitare che gli animali continuino a sporcare in giro quando fanno i loro bisogni. Il primo a incapparvi è il cinghiale Pasquale, il quale, però, nutre alquanta diffidenza verso lo strano oggetto e preferisce sia qualcun altro a sperimentarlo. Così, pian piano, gli animali del bosco si radunano incuriositi attorno al gabinetto, facendo ciascuno la propria “esperienza” che, chi per un motivo, chi per l’altro, non è esattamente positiva... guai però ad ammetterlo con gli altri! E così alla fine…
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...